Cured Fish o Processed Fish?
La pratica di conservare il pesce attraverso tecniche antiche come la salatura, l’essiccazione e l’affumicatura è radicata nella storia. Questi metodi si sono sviluppati migliaia di anni fa, in un’epoca priva di refrigerazione, quando il trasporto di cibo fresco era estremamente limitato.
Già nel Neolitico, circa 12.000 anni fa, gli esseri umani avevano iniziato a utilizzare metodi di conservazione per prolungare la durata degli alimenti. Nell’antico Egitto e in Mesopotamia, intorno al 3000 a.C., il pesce veniva conservato principalmente con il sale. In Cina, attorno al 1000 a.C., documenti storici attestano l’uso di tecniche di conservazione basate sulla fermentazione e la salatura. Durante l’Impero Romano e il Medioevo, il pesce salato, affumicato o essiccato diventava una risorsa alimentare di fondamentale importanza, essenziale per la dieta e facilmente trasportabile.
Con l’avvento delle tecnologie moderne come la refrigerazione e il congelamento, l’importanza di salare, affumicare o fermentare il pesce per puri scopi conservativi è diminuita. Tuttavia, questi metodi hanno mantenuto il loro ruolo, non solo per ragioni culturali e culinarie, ma anche per il sapore unico che conferiscono al pesce.
Quando ci si riferisce ai metodi tradizionali di conservazione, come il pesce salato o affumicato, il termine “Cured Fish” è più appropriato. Tuttavia, se includiamo un’ampia gamma di processi di trasformazione, inclusi quelli più industriali che utilizzano la surgelazione, la salagione, l’affumicatura, la fermentazione, l’essiccazione e il confezionamento sottovuoto, allora “Processed Fish” è il termine corretto.
Nella progettazione e realizzazione di impianti per il “Processed Fish”, che integrano sia metodi tradizionali che processi industriali o automatizzati, la nostra azienda può vantare un’esperienza storica e consolidata.